Per eseguire la sequenza lenta e continua dei movimenti nel Tai Chi, la persona deve impiegare attenzione, concentrazione, memorizzazione. La continua ricerca di un'esecuzione migliore di questi movimenti porta la persona alla coscienza della sua postura globale con un migliore utilizzo delle capacità e delle prestazioni motorie; nell'anziano questo è molto importante, visto che dovrebbe tendere al movimento con “economia di energia”. Anche azioni comuni come il semplice alzarsi da una sedia e sedersi vengono così eseguite con più sicurezza e minor fatica. La lentezza dei movimenti e la continua alternanza del peso da un piede all'altro, dal tallone all'avampiede, dal bordo interno al bordo esterno, favoriscono un maggiore apprezzamento del peso del corpo, cosa cui l'anziano non è più abituato e per le condizioni articolari e per la mancanza di utilizzo degli organi sensori del carico. Questo è uno stimolo ad una migliore condizione motoria, che viene comunque sollecitata nel Tai Chi dall'apprendimento di sequenze di movimenti che coinvolgono tutto il corpo e in particolar modo il bacino e il tronco. La persona anziana spesso incontra difficoltà nel controllare contemporaneamente l'azione e la collocazione dei propri arti nello spazio: davanti e dietro a se, a destra e a sinistra, in alto e in basso. Con la pratica del Tai Chi si acquisisce una maggiore padronanza dello spazio e del rapporto del proprio corpo con lo spazio. L'atto respiratorio è la maggiore fonte di energia: nel Tai Chi la persona impara ad ascoltare le sensazioni date dalle diverse fasi e dai diversi tipi di respirazione e questo porta ad una migliore funzionalità respiratoria, che si traduce in maggiore apporto di ossigeno al cervello e nell'apparato muscolare. Seguire il proprio ritmo respiratorio, sentire questa alternanza lenta e continua aiuta a rilassare sia la mente che il corpo, soprattutto la muscolatura del corpo e delle spalle che di solito è molto tesa. Nel Tai Chi il movimento non raggiunge mai l'estremo grado articolare, perciò svolge una mobilizzazione dolce a livello articolare.